Piano di Sviluppo 2024-2028

Introduzione

L’acquaponica è una tecnica di coltivazione innovativa e sostenibile che combina l’acquacoltura, cioè l’allevamento di pesci, e l’idroponica, ossia la coltivazione fuori suolo. Questo sistema a ciclo chiuso crea un ambiente simbiotico in cui i rifiuti prodotti dai pesci forniscono nutrimento per le piante, le quali effettuano una depurazione dell’acqua.

In sostanza, gli scarti metabolici dei pesci, che sono ricchi di azoto, vengono convogliati nelle vasche di coltivazione, dove le radici delle piante filtrano l’acqua che ritorna pulita nella vasca dei pesci. Il riciclo dei nutrienti contenuti negli scarti metabolici è possibile grazie ai batteri presenti nel biofiltro, elemento chiave per il funzionamento del processo.

Aqua Farm ha ideato un sistema acquaponico innovativo più efficiente ed ecologico sull’intero ciclo di vita, di cui è stata depositata la domanda di brevetto.

Sintesi

A differenza delle filiere agricole tradizionali, l’acquaponica innovativa di Aqua Farm consente un approvvigionamento più efficiente e sostenibile grazie a un sistema innovativo altamente produttivo, resiliente al cambiamento climatico e a basso impatto ambientale.

Dalle industrie alla grande distribuzione, dagli agricoltori alle attività ristorative, per il settore agroalimentare produrre in acquaponica significa ridurre i rischi all’interno della propria supply chain, grazie a prodotti agricoli salubri, controllati, a bassa impronta ecologica e non soggetti ad avversità climatiche, stagionalità e fluttuazioni dei prezzi di mercato.

  • Problema: La crisi del settore agricolo è causata dalla scarsità delle risorse naturali, dal cambiamento climatico e dall’abuso di pesticidi e fertilizzanti, che inquinano acqua, aria e suolo. La transizione ecologica, l’aumento demografico e le fluttuazioni dei prezzi di mercato mettono ulteriormente a rischio la profittabilità delle filiere agricole, se non addirittura la sicurezza alimentare.
  • Missione: Il Gruppo Aqua Farm vuole rendere i vantaggi produttivi e ambientali dell’acquaponica accessibili a tutti i segmenti del settore agricolo, ottimizzando la circolarità dei processi e abbattendo le barriere economiche e tecnologiche.
  • Soluzione: Sfruttando il sistema acquaponico innovativo ideato da Aqua Farm, il Gruppo può portare sul mercato una tecnologia dirompente, in grado di ridurre i rischi di approvvigionamento delle filiere agroalimentari e raggiungere i target di sostenibilità dell’Agenda 2030.
  • Mercato: Il mercato dell’agricoltura fuori suolo è emergente e in forte espansione; il Gruppo intende inserirsi parallelamente in diversi segmenti del settore per poi espandersi progressivamente. A causa delle difficoltà che l’agroalimentare sta attraversando, il timing per il lancio dei prodotti e dei servizi offerti risulta
  • Vantaggio competitivo: Il metodo unico sviluppato da Aqua Farm, frutto di più di dieci anni di studi e sperimentazione, eccelle in termini di efficienza produttiva e sostenibilità. Inoltre, un posizionamento efficace per ciascuna impresa del Gruppo permette di soddisfare target diversi, pur creando un brand forte e riconoscibile.
  • Analisi ESG: Oltre al naturale allineamento ai principi della CSR e agli SDGs, l’operato delle imprese del Gruppo è valutato attentamente e costantemente in virtù dell’adozione della qualifica giuridica di Società Benefit.

Panoramica dell’azienda

Aqua Farm è una start-up innovativa che opera nel settore agritech e ha sviluppato un sistema acquaponico esclusivo per produzioni di larga scala.

L’impresa si avvale di aziende satelliti, partecipate o controllate, per creare e gestire una filiera acquaponica completa.

  • Dichiarazione d’intenti: Il Gruppo Aqua Farm intende supportare la transizione ecologica del settore agricolo: da una parte offrendo soluzioni tecnologiche inclusive, altamente produttive e a bassa impronta ecologica; dall’altra creando un’offerta di prodotti acquaponici di alta qualità. Oltre ai vantaggi produttivi e ambientali, l’acquaponica ha ricadute positive anche su persone e società, grazie all’eliminazione del lavoro usurante, alla creazione di occupazione stabile e al concreto contributo verso la sovranità alimentare.

La missione dell’impresa è creare un circuito virtuoso di aziende acquaponiche etiche e sostenibili. La totale compatibilità con gli obiettivi del Green Deal permette ad Aqua Farm di sostenere proattivamente lo Sviluppo sostenibile, aumentando la produttività agricola in termini qualitativi, quantitativi e temporali, nel pieno rispetto dell’ambiente e senza compromettere la capacità per le generazioni future di far fronte ai propri bisogni.

Il Gruppo intende anche esportare la propria tecnologia in Paesi che dispongono di agricolture arretrate, terreni poco fertili, scarsità d’acqua o sono soggetti a periodiche calamità naturali, in modo da ridurre le enormi disuguaglianze tra popoli, razze e Paesi.

Presentazione del Gruppo

Aqua Farm è capofila del progetto e depositaria della domanda di brevetto sui processi acquaponici innovativi; le migliorie introdotte hanno permesso di eliminare qualsiasi integrazione con soluzioni di sintesi per la crescita delle piante e di ridurre drasticamente i consumi energetici.

Il modulo acquaponico da 1250 m2 che Grano Antico sta realizzando a Mazzè fungerà da showroom e permetterà di portare avanti l’attività di ricerca e sviluppo.

Vertical Farming è la start-up satellite che ha adattato la tecnologia Aqua Farm a impianti verticali di piccola scala per rendere l’acquaponica accessibile e adeguata alle necessità e alle risorse di agriturismi e agricoltori. L’impianto da 300 m2 di Grano Antico a Mazzè verrà utilizzato come showroom e per l’attività di R&S.

Le aziende agricole satelliti, Grano Antico e Acquaponica01, si occupano della produzione e della distribuzione dei prodotti acquaponici, gestendo gli impianti dimostrativi in provincia di Torino. Il terreno agricolo che ospita gli impianti del Gruppo è di proprietà di Acquaponica01.

Poiché oggi Aqua Farm detiene una piccola partecipazione nel capitale sociale di Acquaponica01 (che sarà progressivamente incrementata), i dati economici di quest’ultima non sono attualmente rilevanti per il Business Plan del Gruppo.

La sinergia tra le aziende,

le quali si pongono obiettivi sia specifici sia comuni,

permette di ottimizzare le risorse e ridurre i costi

durante la delicata fase del Go-to-Market.

Finora tutte le competenze sono state esternalizzate,

ma seguirà l’inserimento progressivo delle principali figure lavorative; alcune attività, come la costruzione delle serre,

saranno appaltate a terzi.

A regime, l’organigramma di ciascuna impresa

prevede circa 3-4 dipendenti con funzioni amministrative,

operative o commerciali.

Obiettivi finanziari

La ricerca di capitali e gli investimenti effettuati in questi anni sono stati funzionali allo sviluppo del business e della struttura del Gruppo.

La principale milestone da raggiungere per avviare la fase commerciale era la realizzazione degli impianti dimostrativi, assolutamente necessari per:

  • dimostrare il funzionamento della tecnologia;
  • infondere fiducia nella clientela;
  • dare un booster alla vendita degli impianti acquaponici;
  • inserirsi nel mercato ortofrutticolo e ittico con prodotti ecosostenibili.

Avviata l’attività commerciale, gli investimenti successivi saranno mirati ad aumentare brand awareness e reputation, stimolare la domanda di prodotti acquaponici e creare una struttura aziendale adeguata all’espansione del business.

Infatti, una volta che ciascuna impresa del Gruppo sarà profittevole, si potranno sviluppare piani più ambiziosi, per i quali sono già in corso progetti e trattative.

Quelli in fase più avanzata sono:

  • l’attivazione di una filiera acquaponica nella regione Puglia, con la collaborazione di Università e imprese del territorio;
  • un format innovativo e altamente scalabile nel settore farmaceutico, che si pone l’obiettivo di creare una linea di prodotti acquaponici nutraceutici con cui promuovere l’importanza della prevenzione e dell’alimentazione per la salute;
  • un progetto di riqualificazione di un’area in zona UNESCO, in cui creare un hub dedicato all’agribusiness a 360°.

 

Descrizione dell’attività

L’idea di business nasce dalla necessità di trovare soluzioni economicamente ed ecologicamente valide alla crisi del settore agricolo.

Le coltivazioni fuori suolo rispondono brillantemente alle necessità produttive e ambientali del mondo agricolo; infatti, è possibile produrre tutto l’anno, in un ambiente controllato e protetto da eventi meteorologici e infestanti, con tempi di crescita delle colture nettamente ridotti. Tutto ciò non si traduce solo in prodotti premium sempre freschi, ma significa anche una riduzione dei rischi e una maggiore efficienza produttiva.

Il superamento degli ostacoli legati alla stagionalità e al cambiamento climatico ha effetti diretti sulla remuneratività dell’attività agricola, ovviamente, ma anche sulla capacità di creare un’occupazione stabile, garantendo oltretutto migliori condizioni lavorative grazie all’eliminazione delle attività usuranti.

 

  • Soluzione: Il core business del Gruppo Aqua Farm è l’acquaponica, che rappresenta una tecnica agronomica compatta, altamente produttiva ed ecologica, poiché basata sul riciclo di acqua e nutrienti.

Aqua Farm ha ideato un sistema innovativo (patent pending) ancora più efficiente ed ecologico grazie a:

  • un biofiltro biodinamico di nuova concezione, in grado di adattarsi a densità di allevamento elevate;
  • un sistema elettronico e sensoristico progettato ad hocper supportare impianti altamente produttivi, riducendo al minimo i consumi e i costi energetici.

Oltre al notevole risparmio di acqua, suolo ed energia, grazie a questo sistema acquaponico esclusivo si ottengono contemporaneamente:

  • pesci o crostacei di acqua dolce, senza residui di antibiotici e contaminanti;
  • vegetali (ortaggi, tuberi, piccoli frutti, erbe aromatiche, piante officinali, fiori e microalghe) senza residui chimici, nichel-free e a bassa impronta idrica ed ecologica.

Al di là delle ricadute positive su ambiente, salute e persone, la tecnologia sviluppata da Aqua Farm fornisce vantaggi oggettivi in termini di resilienza, competitività e sostenibilità, fattori che ormai sono determinanti per la profittabilità, se non addirittura per la sopravvivenza, delle filiere agroalimentari.

 

  • Opportunità: Le soluzioni proposte dal Gruppo Aqua Farm possono soddisfare un enorme segmento del settore agroalimentare.

In Italia ci sono circa 500.000 aziende agricole con un fatturato annuale superiore a 50k (di cui circa 25.000 sono agriturismi), oltre a 70.000 industrie alimentari e circa 300.000 imprese di ristorazione; tutte queste attività necessitano di strumenti per garantire la propria sostenibilità economica e ambientale (dati ISMEA).

Ciascuna impresa del Gruppo Aqua Farm si rivolge a uno specifico target, sempre nel mondo B2B. Il filo conduttore è rappresentato dalla volontà di portare sul mercato soluzioni tecnologiche e prodotti agricoli a basso impatto ambientale.

La sinergia tra le varie imprese del Gruppo permette di creare un progetto solido, lungimirante e redditizio, che rappresenta una valida soluzione alla crisi dell’agricoltura, bisognosa di ritrovare nuova competitività in chiave green.

Il team

Il Gruppo Aqua Farm è gestito da un gruppo affiatato di persone che dispongono delle competenze necessarie per perseguire il piano di sviluppo

Antonio Deleo socio fondatore Aqua Farm
Noemi Francesca Lovisolo socio fondatore Aqua Farm e amministratore Agrigreenchain
Pasquale Castellaneta socio fondatore ideatore e CEO Aqua Farm srl società benefit startup innovativa

Antonio De Leo: Direttore Tecnico e CEO di Aqua Farm e Grano Antico, è l’inventore del processo di cui è stato depositato il brevetto e ha trascorso l’ultimo decennio a occuparsi di acquaponica.

Noemi Lovisolo: Communication & Sustainability Manager e CEO di Vertical Farming, si occupa della comunicazione e della strategia dell’intero Gruppo, oltre a essere la Responsabile di Impatto delle Società Benefit.

Pasquale Castellaneta: Ideatore, founder e CEO di tutte le imprese del Gruppo, dal 2014 si occupa di green economy in qualità di imprenditore, consulente e investitore

Collaboratori e Partner: Per lo svolgimento delle attività principali, le imprese sono affiancate da alcuni collaboratori o partner chiave:

  • Manuela Garbella e Antonio Castellaneta per il servizio di Customer Care;
  • Luca Toffoloni è il Temporary Innovation Manager del Gruppo, nonché CEO di CodeMeGreen, software house con cui nasceranno nuove collaborazioni;
  • Lucchini Lorenzo e Paolo Bolognese, oltre a essere soci e consulenti del Gruppo, sono rispettivamente il responsabile dell’area commerciale e il business developer.

 

Anche molti Soci sono impegnati nello sviluppo di nuove opportunità.

Aqua Farm è la capofila del progetto.

Il suo core business è la vendita di impianti acquaponici industriali con tecnologia proprietaria, frutto di dieci anni di sperimentazione.

L’impresa non ha ancora iniziato a generare profitti, ma la realizzazione dell’impianto dimostrativo in provincia di Mazzè sarà fondamentale per l’avvio dell’attività commerciale, a causa del bisogno della Clientela di visitare un impianto funzionante.

Finché non sarà possibile distribuire i dividendi ai soci, gli utili saranno reinvestiti all’interno del Gruppo o in progetti affini.

  • Il prodotto: Gli impianti acquaponici Aqua Farm partono da una superficie produttiva di 1.000 m2 per le strutture semi-industriali fino a impianti altamente produttivi dai 10.000 m2 in su. Si sviluppano in orizzontale, utilizzando il Floating System, e sono ideali per le monocolture.

Ogni impianto è progettato ad hoc in base alle necessità della clientela e alle peculiarità del progetto. Sono incluse anche la formazione e l’assistenza tecnica.

I prezzi di vendita sono molto variabili, ma indicativamente partono da € 1.000.000.

  • Il target: Aqua Farm si rivolge a grande distribuzione e industrie della filiera agroalimentare, le quali necessitano urgentemente di strumenti che siano compatibili con la transizione ecologica, così come richiesto dalle nuove direttive europee, e che contemporaneamente preservino la continuità del business e la sicurezza alimentare.
  • Revenue model: Trattandosi di un business con un modello di vendite complesse, la struttura aziendale è piuttosto snella poiché l’impresa non necessita di una forza vendita vera e propria, dato che le trattative saranno gestite direttamente dai CEO, affiancati dal Direttore commerciale; sarà presente anche un Team specializzato per il servizio di customer care e l’assistenza tecnica.

Pur con un approccio prudenziale, si stima di poter chiudere 1-2 vendite all’anno che, sommate alle commissioni e ai dividendi provenienti dalle società partecipate, permettono di raggiungere un fatturato annuale di circa € 5.000.000; una volta consolidato il business, l’obiettivo sarà di far crescere il giro di affari, puntando anche sul processo di internazionalizzazione.

Vertical Farming ha adattato e integrato la tecnologia e il know-how di Aqua Farm a impianti acquaponici di piccole dimensioni, dotati di torri idroponiche da 96 fori, che producono minori volumi rispetto agli impianti industriali, ma maggiore varietà produttiva.

L’impresa ha iniziato a generare un piccolo fatturato nel 2023, ma il vero e proprio ingresso sul mercato è previsto a fine 2024 in concomitanza con l’avvio dell’impianto dimostrativo di Mazzè, che fungerà da showroom; di conseguenza, la start-up dovrebbe diventare profittevole dal 2025. Poiché non è consentita la distribuzione dei dividendi durante il regime start-up, gli utili saranno reinvestiti fino al 2027.

  • Il prodotto: Vertical Farming progetta e vende impianti acquaponici adeguati a disponibilità, competenze e necessità produttive delle attività agricole e ristorative.

Sono previsti tre modelli standard, i quali si sviluppano su una superficie che va da 200 a 500 m2; tuttavia, è possibile anche richiedere progetti su misura. Il prezzo di vendita dell’impianto chiavi in mano, inclusivo di formazione e assistenza tecnica, parte da € 149.000 per il modello base fino a € 279.000 per la serra più grande.

Alla tecnologia di base, la start-up vuole aggiungere un software di remotizzazione per il controllo del sistema elettronico e un algoritmo predittivo per guidare l’operatore nella scelta delle colture.

  • Il target: La start-up si rivolge principalmente ad agriturismi, cioè aziende agricole con annessa attività ristorativa, e a giovani imprenditori agricoli, che sono particolarmente propensi a innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.

La soluzione proposta da Vertical Farming combina i vantaggi delle coltivazioni fuori suolo alle necessità dei piccoli produttori, con l’obiettivo di creare un’agricoltura profittevole, sostenibile e a misura di agricoltore.

  • Revenue model: Il metodo di distribuzione di Vertical Farming è un ibrido tra vendita complessa e individuale, in cui un team di dimensioni modeste, con il supporto e l’intervento diretto dei CEO nelle trattative, indirizza il prodotto verso un pubblico abbastanza ampio grazie a un processo ben definito. Tutto ciò è possibile per mezzo di un posizionamento efficace, una chiara proposta di valore e una comunicazione online ben targetizzata.

Facendo stime davvero molto prudenziali, si è ipotizzato di raggiungere nei primi 5 anni solo il target degli agriturismi, vendendo circa 100 impianti.

Una volta consolidata l’attività commerciale, è prevista l’espansione verso un bacino di clienti sempre più ampio e l’apertura di un e-commerce per la vendita di accessori e prodotti acquaponici.

Logo Grano Antico srl agricola società benefit

Grazie agli investimenti effettuati nel 2024, Grano Antico inizierà a generare vendite già nel 2025, oltre a consentire alle start-up del Gruppo di svolgere l’attività di Ricerca & Sviluppo e avviare la propria attività commerciale.

Con un prezzo di vendita medio di partenza di 3 €/kg, il modulo industriale dovrebbe fatturare circa € 333.000 all’anno, mentre dall’impianto verticale si aspettano ricavi superiori a € 40.000. Inizialmente saranno impiegati 1-2 addetti.

Oltre a implementare progressivamente l’area produttiva, la società agricola intende poi specializzarsi nella produzione di piantine e mangimi, attività molto remunerativa e fondamentale per la crescita dell’intero Gruppo.

  • Il prodotto: Per quanto riguarda i prodotti acquaponici, Grano Antico si dedica contemporaneamente alla produzione di larga e piccola scala; quest’ultima consente una maggiore varietà produttiva e si sposa bene con alcune colture di eccellenza, come la produzione di fragole e fragoline.

La nuova attività che Grano Antico intende implementare parallelamente per la gestione interna anche della fornitura iniziale e annuale di piantine e mangimi per tutti gli impianti del circuito è necessaria per garantire ai clienti delle start-up la dovuta salubrità di tali prodotti, essenziali per una migliore qualità e produttività degli impianti.

  • Il target: Per le produzioni del modulo industriale il target è rappresentato da:
  • GDO, in caso di confezionamento dei prodotti;
  • aziende della filiera agroalimentare;
  • mercato all’ingrosso.

Le produzioni di piccola scala, invece, sono particolarmente adatte per la vendita diretta o la distribuzione nel settore Horeca.

Per quanto riguarda la futura produzione di piantine e mangimi, i clienti saranno direttamente Aqua Farm e Vertical Farming (per la fornitura iniziale), mentre il rifornimento annuale sarà imputato ai titolari degli impianti e inserito come clausola nei contratti.

  • Revenue model: Dalle strutture di Mazzè il fatturato annuale previsto a partire dal 2025 ammonta a circa € 375.000, rendendo Grano Antico già autosufficiente.

Una volta avviata l’attività di produzione delle piantine per micropropagazione, con un investimento iniziale di circa € 600.000, è possibile ampliare considerevolmente il business. In base alle proiezioni di vendita di Aqua Farm e Vertical Farming, infatti, per la fornitura iniziale di tali prodotti è previsto un fatturato annuo di partenza di € 340.000, a cui si sommano i proventi derivanti dalla fornitura annuale a tutti gli impianti verticali, con una crescita composta ed esponenziale del giro di affari. Parallelamente, Grano Antico andrà a implementare la superficie destinata alla produzione agricola, fino a raggiungere un’area produttiva di 12.600 m2 (di cui 10.000 di vasche di coltivazione), con cui raggiungere un fatturato annuale di circa € 5 milioni, grazie all’aggiunta dell’area di confezionamento che permette di aumentare il prezzo di vendita stimato a 4 €/kg.

Analisi di mercato

Secondo gli ultimi dati della business platform Statista, il valore di mercato dell’indoor farming nel mondo dovrebbe raggiungere quasi i $ 100 miliardi entro il 2032, partendo da circa $ 42 miliardi nel 2023.

Il mercato in Italia è ancora molto giovane, ma in gran fermento; secondo il Report 2024 di TheFoodCons, a differenza del recente calo registrato globalmente, gli investimenti nel settore AgriFoodTech italiano sono in aumento.

Il motivo principale che sta frenando i mercati esteri (con volumi di affari, comunque, molto alti) è legato alla difficoltà di rendere le grandi vertical farms sostenibili economicamente. Questo è causato da tre fattori:

  • iniezioni di capitali molto cospicue per la tecnologia;
  • consumi energetici altissimi, soprattutto per i sistemi di automazione;
  • elevati costi operativi, tra cui incidono soprattutto il costo del personale ultra-qualificato e la manutenzione degli impianti super tecnologici.

Il Gruppo Aqua Farm, quindi, ha ideato un modello più efficiente dal punto di vista economico, produttivo e ambientale, facendo tesoro dei problemi emersi nei grandi progetti industriali a livello globale.

Analizzando nello specifico il mercato globale dell’acquaponica, la ricerca di Fact.MR mostra che dovrebbe raggiungere un tasso di crescita annuo composto del 12,10% nel periodo di previsione 2023- 2033. Oggi ha un valore di $ 864 milioni, ma si prevede che entro il 2033 supererà una valutazione di $ 2,7 miliardi. Attualmente la più grande quota di mercato appartiene al Nord America.

La concorrenza

In Italia, nel comparto delle coltivazioni fuori suolo possono essere considerati big player le imprese che nel 2023 hanno chiuso grossi round. Alcune di queste aziende si sono specializzate nello sviluppo di tecnologie innovative, a cui hanno affiancato anche la produzione e la distribuzione dei propri prodotti agricoli per farsi conoscere; altre imprese nascono con lo scopo primario di produrre vegetali e, quindi, possono essere considerate come concorrenti diretti delle aziende agricole del Gruppo.

Nessuna impresa si è posizionata per il target rappresentato dagli agricoltori, né ha sviluppato un metodo acquaponico più efficiente e sostenibile rispetto allo standard.

In ogni caso, tutte queste imprese hanno avuto il grande merito di aver creato interesse e aperto il mercato per i prodotti provenienti da queste tecniche agronomiche.

Può anche essere considerata concorrenza indiretta tutto ciò che rientra come agricoltura tradizionale, a pieno campo o in serra, che però presenta grossi limiti produttivi, ambientali e sociali e non è di alcuna attrattiva per i giovani imprenditori agricoli. Tra l’altro, le Direttive europee stanno spingendo sempre di più il settore agricolo a utilizzare pratiche agronomiche in grado di ridurre le emissioni, il consumo di risorse naturali e l’uso di pesticidi e concimi. ​​  

In un mercato così dinamico,

il Gruppo Aqua Farm si inserisce

con un importante vantaggio competitivo derivante da:

un metodo produttivo unico,

nettamente superiore rispetto allo standard attuale,

e un business model completo,

che permette di inserirsi parallelamente in diversi segmenti del mercato

con un posizionamento efficace

e specifico per ciascuna impresa del Gruppo.

SWOT analysis

Dall’analisi dei punti di forza e debolezza, delle opportunità e delle minacce, emergono gli obiettivi salienti della strategia del Gruppo nel breve, medio e lungo periodo.

Sostenibilità: Nonostante la comunicazione e il modello di business dei competitors siano basati principalmente sulla sostenibilità, le iniziative e le certificazioni sull’impatto ambientale sono ancora molto sporadiche; il Gruppo, quindi, intende distinguersi avviando un processo strutturato e consapevole di responsabilità sociale di impresa, reso permanente e vincolante dallo status giuridico di società benefit che le aziende del Gruppo hanno già implementato.

Sostenibilità: Nonostante la comunicazione e il modello di business dei competitors siano basati principalmente sulla sostenibilità, le iniziative e le certificazioni sull’impatto ambientale sono ancora molto sporadiche; il Gruppo, quindi, intende distinguersi avviando un processo strutturato e consapevole di responsabilità sociale di impresa, reso permanente e vincolante dallo status giuridico di società benefit che le aziende del Gruppo hanno già implementato.

Gli obiettivi di sostenibilità che verranno progressivamente perseguiti sono essenziali per superare le criticità individuate nell’analisi SWOT e diffondere la vision aziendale, aumentare la brand awareness, coinvolgere gli stakeholder, migliorare ulteriormente il rating ESG, attirare nuovi investitori e allineare la comunicazione commerciale alle nuove direttive europee contro il greenwashing e le pratiche sleali.

Oltre ad analisi, certificazioni e marchi di sostenibilità, il Gruppo intende anche sostenere nel tempo l’avvio del processo di normazione per le tecniche agronomiche innovative.

 

Tecnologia: Le innovazioni introdotte da Aqua Farm sui processi acquaponici non rappresentano solo un miglioramento incrementale, bensì una tecnologia dirompente i cui vantaggi sono nettamente superiori rispetto allo standard.

In particolare, l’aspetto su cui si sono concentrati i maggiori sforzi, poiché ritenuto il più critico, è rappresentato dalla sostenibilità economica, da cui dipende anche quella ambientale.

 Il sistema elettronico innovativo, chiamato Life Control, permette di ridurre drasticamente i consumi di energia, passando da un consumo medio che arriva a 38 kWh/kg di prodotto nelle grandi vertical farms a un consumo energetico che in media si attesta intorno a 1 kWh/kg di prodotto.

Oltre a quelli per l’energia, i costi che incidono di più sulla sostenibilità economica di un’attività già energivora sono quelli operativi, rappresentati in particolare dall’acquisto delle soluzioni di sintesi per il nutrimento delle piante e dai costi del personale.

Aqua Farm non ha solamente eliminato qualsiasi integrazione chimica per la componente idroponica, ma è riuscita a semplificare il processo in modo da rendere l’acquaponica accessibile a tutti, previa formazione da parte degli esperti aziendali.

Il trasferimento tecnologico e la formazione di nuove figure professionali sono attività fondamentali per creare un impatto sociale positivo e duraturo, nonché per scovare talenti e sviluppare nuove opportunità.

Supply chain: Essendo uno degli elementi più critici per la sostenibilità e la continuità del business, per il Gruppo Aqua Farm è essenziale rendere il processo di approvvigionamento più flessibile ed efficiente, riducendone i rischi e l’impatto ambientale.

La maggior parte dei partner strategici già individuati sono PMI italiane, ma sui fornitori di secondo livello sarebbe molto difficile attuare la dovuta diligenza. Di conseguenza, man mano il Gruppo intende gestire direttamente il reperimento di materie prime e impiantistica; da qui nasce la decisione di internalizzare la produzione di piantine e mangimi, attraverso Grano Antico, in modo da gestire direttamente un’attività così delicata e cruciale, oltre che redditizia.

Successivamente il focus sarà sulle torri idroponiche, per poi estendere lo stesso processo su altri materiali e attrezzature più critici.

Le Vertical Tower attualmente provengono dalla Cina, da un fornitore che concede l’esclusiva italiana a Vertical Farming; in futuro, invece, saranno prodotte in Italia da un partner strategico già selezionato, in modo da poter entrare nel merito della progettazione attraverso la scelta dei materiali e del design.

Questa progettualità, da attuarsi non appena sarà possibile affrontare la spesa iniziale per la realizzazione degli stampi, permetterà di:

  • ridurre sensibilmente i tempi di consegna e i costi di circa il 15%;
  • eliminare i rischi di approvvigionamento dall’estero (logistica, due diligence, impatto ambientale e sociale, business continuity,);
  • aumentare la qualità e l’efficienza delle torri grazie a interventi di ecodesign.

 

 

Piano marketing e vendite

La comunicazione aziendale mira a far conoscere l’acquaponica, tecnica agronomica ancora marginale, e le opportunità offerte dal Gruppo; in particolare, l’obiettivo è riuscire ad aumentare brand awareness e reputation e penetrare progressivamente e capillarmente sul territorio italiano.

Per raggiungere un posizionamento efficace deve essere creata una value proposition unica e riconoscibile per ciascuna impresa del Gruppo, a cui si andrà a sommare la comunicazione comune che fa perno su temi di interesse collettivo, come sostenibilità, alimentazione e salute.

 

  • Temi chiave: Il business in sé rispecchia totalmente le tendenze globali attuali, legate a sviluppo sostenibile, economia circolare, risparmio energetico e idrico, rispetto per l’ambiente, decarbonizzazione dell’economia, sicurezza alimentare, salute, investimenti green.

La strategia di marketing farà perno su queste leve potentissime, affiancate dalla capacità di generare profitti in modo etico, efficiente ed ecologico.

 

  • Attività di marketing: Attraverso una comunicazione mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi chiave, il marketing sarà fondamentale per rendere i target consapevoli dei bisogni che il Gruppo Aqua Farm potrà soddisfare.
  • Digital e inbound marketing: saranno realizzati contenuti informativi, educativi e di intrattenimento sugli impianti dimostrativi di Mazzè e, successivamente, su quelli della Clientela; tutti i contenuti saranno veicolati sui canali multimediali per generare lead qualificati e traffico organico, anche grazie a SEO e SEM.
  • Brand ambassador e advocate: ai Clienti sarà offerta la possibilità di diventare Ambassador del Gruppo attraverso la realizzazione di contenuti e di attività di marketing geolocalizzato, oltre all’organizzazione di Open Day presso le loro strutture, dietro il riconoscimento di una commissione per eventuali trattative andate a buon fine. Auspicabilmente, i Clienti soddisfatti diventeranno testimonial spontanei e “gratuiti” del Gruppo attraverso il passaparola e le attività di marketing con cui autonomamente promuoveranno le loro stesse attività.
  • Co-branding: con i partner commerciali più importanti e strategici saranno avviate attività di marketing congiunte, in modo da aumentare la visibilità, dividere i costi e migliorare la reputazione di entrambe le parti coinvolte.
  • Open Day e webinar: per raggiungere in modo efficace e diretto i diversi target, saranno organizzati sistematicamente eventi dal vivo, dapprima a Mazzè e in seguito anche nelle strutture degli Ambassador, dove separatamente confluiranno prospect più caldi, possibili partner commerciali, investitori; periodicamente saranno proposti anche eventi online.
  • Fiere ed eventi settoriali: la partecipazione a eventi fieristici settoriali e intersettoriali permetterà di penetrare i diversi sottomercati cui il Gruppo si rivolge, con l’obiettivo di sviluppare nuove opportunità e sinergie.

 

  • Strategia di vendita: Le attività di marketing sono mirate alla generazione di prospect ben profilati, i quali vengono poi contattati dall’area commerciale.

Tutte le attività finalizzate alla vendita degli impianti sono funzionali alla creazione di una domanda di prodotti acquaponici di qualità, in modo da sostenere l’intera filiera.

Una volta collaudato il processo di vendita, sarà possibile aumentare progressivamente il volume di affari senza un impiego proporzionale di risorse.

In primis, ai vecchi clienti saranno proposte nuove opportunità, in modo da sfruttare i vantaggi di up-selling e cross-selling (come l’ampliamento della struttura, l’acquisto di nuovi servizi e prodotti, la manutenzione straordinaria, etc.).

Altro elemento fondamentale per le fasi di sviluppo successive sarà svolto dalla raccolta e dall’analisi dei dati. Infatti, incrociando i dati effettivi di produzione su una gamma di prodotti sempre più ampia con i dati dell’algoritmo predittivo, che elabora i dati di mercato, sarà possibile individuare le filiere più redditizie e sviluppare progetti ad hoc a livello locale, regionale o nazionale.

Infatti, forti di un brand e un modello di business consolidato, il Gruppo intende col tempo attivare progetti di filiera proponendosi come partner strategico per specifici settori individuati come critici o altamente remunerativi.

Per raggiungere e soddisfare anche il grande pubblico in futuro, si sta progettando la creazione di un e-commerce per la vendita di accessori, ricambi, prodotti di consumo e attrezzature relativi ad acquaponica, idroponica e acquacoltura.

 

Piano finanziario

Ogni impresa del Gruppo si è posta obiettivi di breve, medio e lungo termine.

Per la realizzazione di progetti sempre più ambiziosi e impattanti, è necessario evidenziare innanzitutto la sostenibilità economica di ciascuna società in relazione al proprio core business specifico. Di conseguenza, tutte le attività parallele, complementari, aggiuntive e successive non sono state prese in considerazione nel presente piano finanziario, il quale sarà integrato di volta in volta.

Allo stesso modo, non sono stati inseriti eventuali proventi derivanti dall’erogazione dei dividendi da parte delle imprese agricole satelliti (o da altre partecipazioni future), né dalla realizzazione di uno o più progetti futuri descritti sommariamente nella sezione Obiettivi finanziari.